I prodotti della ricerca sono:
- Sito WEB di progetto con la presentazione del programma di lavoro, dello sviluppo della ricerca, dei risultati raggiunti.
- Corpus delle fonti storiche.
- Corpus delle fonti giuridiche.
- Corpus delle fonti epigrafiche (bolli, graffiti e tituli picti).
- Corpus delle forme ceramiche e dei rispettivi fabrics.
- Pubblicazione a stampa su riviste scientifiche e produzione di un volume finale.
L’integrazione tra gli studi prettamente tipologici e quelli morfologici e archeometrici è utile all’individuazione dei centri produttivi. La sistematizzazione e il trattamento statistico dei dati alimentano e coadiuvano gli studi storico-economici sulle dinamiche di scambio e sulla circolazione dei materiali. La raccolta e lo studio delle attestazioni epigrafiche può fornire indicazioni per comprendere l’organizzazione del lavoro negli ateliers.
Tutti i database dovranno confluire in un unico archivio informatizzato.
I risultati scientifici attesi sono:
- Sviluppo di nuove competenze e capacità di lavoro in équipes interdisciplinari.
- Promozione del dibattito scientifico sui temi oggetto del progetto di ricerca attraverso:
- Organizzazione di seminari interdisciplinari organizzati nel corso del primo anno di attività.
- Partecipazione a convegni su tematiche attinenti per la discussione dei risultati di ricerca.
- Organizzazione di un Convegno Internazionale alla fine del secondo anno di ricerca e pubblicazione dei risultati raggiunti.
- Ampliamento della rete di relazioni e collaborazioni scientifiche internazionali dell’Ateneo.
Ad una prima fase di selezione e raccolta dei dati, in cui i componenti del progetto opereranno nello specifico settore di competenza, seguirà un più significativo momento di presentazione e discussione collettiva dei dati. Il confronto aperto anche ad altri specialisti del settore, avverrà attraverso lo scambio quotidiano di informazioni e soprattutto il loro esame congiunto. La metodologia di indagine interdisciplinare, che inizialmente riguarderà l’esame di un ‘campione’, rappresentato dalla produzione ceramica dell’area di Cuma, è stata costruita in modo da essere replicabile anche con riguardo ad altre importanti realtà storiche e geografiche. Attraverso lo studio dei manufatti si potrà poi contribuire all’analisi delle produzioni agricole del territorio campano nel loro evolversi nel tempo. Anche l’esame dell’organizzazione del lavoro artigianale in epoca imperiale potrà costituire un profilo di confronto con altre realtà. Nell’intenzione dei proponenti i risultati scientifici dovranno costituire la base per concorrere ad altre forme di finanziamento competitivo nazionale e internazionale. La successiva ricerca coinvolgerebbe archeologi, storici, epigrafisti e giuristi, anche di altre istituzioni italiane e straniere, nonché studiosi di diverse discipline (geologia, agraria, storia medievale e moderna, diritto positivo), ampliandone proficuamente l’interazione.